Era da qualche giorno che percepivo fermento! La conferma che stesse succedendo qualcosa l’ho avuta quando mi sono imbattuta in un omino che sul suo motorino cercava, aiutato da altri omini, di trasportare sulla spalla un palo di bambù lungo 7/8 metri.
Sui bordi della strada questi pali hanno iniziato a moltiplicarsi e a ricoprirsi di decorazioni con foglie di palma, origami di carta complicatissimi, pennacchi…questi splendidi pali di bambù sono i “penjor” usati per la festa di Gulungan.
Questa festa é una celebrazione in onore del creatore dell’universo (Ida Sang Hyang Widi), quest’anno sarà il 15 di Luglio e segna il momento dell’anno in cui gli spiriti degli antenati fanno visita sulla terra. La festa simboleggia la vittoria del bene (Dharma) sul male (Adharma), e incoraggia i balinesi a mostrare la loro gratitudine al creatore e agli antenati. Come a casa quando viene qualcuno a farci visita cosa facciamo? Cuciniamo!! Tutto il mondo è paese. Per accogliere al meglio gli spiriti in visita le donne balinesi preparano ogni genere di offerta: fiori, incensi, cesti traboccanti di frutta e cibo …tanto cibo. Meno fortunato degli spiriti é il maiale che in questa occasione viene cucinato per diventare un succulento bocconcino su un bastoncino di legno chiamato satai.
Non dite ad un balinese che non sa fare festa perchè vi spiazzerà: questa ricorrenza dura ufficialmente 10 giorni ma la preparazione inizia qualche giorno prima e molti hindu che hanno attività commerciali chiudono dal 14 al 17 per ringraziare, pregare e mangiare in compagnia degli antenati.
Il penjor una volta decorato a dovere viene issato davanti alla porta di ogni casa: é stato bellissimo vedere le famiglie che insieme, con molta pazienza e allegria decoravano il palo… Mi è venuto in mente subito il nostro albero di Natale che bene o male riunisce i singoli elementi familiari. Ha la forma ad unicino: da terra fino a metà è ricoperto di carta colorata, poi si apre un grosso “nido” di foglie di cocco che fa partire le decorazioni fino all’estremità dove ondeggia un pennacchio che dondola leggiadro sopra le teste dei passanti. Vi posso assicurare che vedere le strade ornate di questi alberi di natale Balinesi é una vera delizia. A un metro e mezzo da terra più o meno viene attaccata una piccola capanna che ovviamente mi ricorda Gesù bambino, fatta di bambù che rappresenta il piccolo tempio in cui verranno depositate le offerte ..quelle più piccole, mentre i grossi cesti di frutta, il riso, i piatti e i satai andranno al tempio. Una volta che la celebrazione avrà fine le famiglie consumeranno insieme tutto il cibo portato.
Ma non finisce qui. Perchè il 25 Luglio il Kuningam che segna la fine delle celebrazioni si prega, si fanno offerte per gli spiriti che tornano al cielo e poi per 11 giorni dopo, il calendario dice solo ..”festa”.
Che popolo festaiolo che sono questi Balinesi!!!!!

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